La raccolta

CAVANDO I TARTUFI IN CIOCIARIA

Quando la notte lascia che il sole illumini le valli a ridosso dell’Appennino del basso Lazio i tartufari Ciociari sono già nei boschi con i loro cani a sperare di fare un buon raccolto. Anche io mi trovo spesso calato in questa atmosfera, accompagnato da Pedro, Veron e Lotti, arrampicato sui Monti Lepini o sui Monti Ernici oppure scendendo dal Monte Cairo arrivo alla Val di Comino in mezzo a vegetazione spesso impervia, a sudare insieme ai miei amici a quattro zampe sperando nella “buona cavata”.
La Ciociaria è prodiga di frutti della terra, di pascoli per il bestiame che, proprio andando a tartufi, incontro allo stato brado e mi osservano muovermi col vanghello di cuoriosa fattezza, attrezzo che aiuta il tartufaro nel suo mestiere.
La ricchezza della vegetazione favorisce l’interesse dei cercatori di tartufi che se anche non raccolgono quanto sperato, possono godere della terra di Ciociaria.